- Gli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza si intensificano, uccidendo almeno 13 palestinesi dall’alba, tra cui tre membri della stessa famiglia.
- La Mezzaluna Rossa rinnova l’appello a Israele affinché riapra i valichi con Gaza per l’ingresso degli aiuti umanitari, avvertendo che il territorio assediato e bombardato è stato “lasciato a morire di fame e a soffrire”.
- La guerra di Israele contro Gaza ha ucciso almeno 53.119 palestinesi e ne ha feriti 120.214, secondo il Ministero della Salute di Gaza. L’ufficio stampa del governo ha aggiornato il bilancio delle vittime a più di 61.700, affermando che si presume che migliaia di persone disperse sotto le macerie, siano morte.
DALLA SPAGNA
La Palestina sanguina davanti ai nostri occhi: la spagnola Sanchez
Ecco alcuni dei suoi commenti:
- “La Palestina sta sanguinando davanti ai nostri occhi. Ciò che sta accadendo a Gaza e in Cisgiordania non può passare inosservato”.
- Le azioni israeliane “violano non solo i principi fondamentali dell’umanità, ma anche i principi fondamentali del diritto internazionale e del diritto umanitario internazionale”.
- La crisi umanitaria a Gaza deve cessare “immediatamente e senza indugio”.
- “Palestina e Spagna stanno lavorando a una nuova bozza da presentare alle Nazioni Unite, in cui chiediamo a Israele di porre fine all’ingiusto assedio umanitario posto a Gaza e di consentire la consegna incondizionata di aiuti umanitari a Gaza”.
- “Stiamo lavorando insieme per far adottare e approvare questo progetto di legge all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite”.
- Ci deve essere “più pressione su Israele per porre fine alla carneficina che si sta svolgendo a Gaza con tutti i mezzi immaginabili, vale a dire gli strumenti disponibili secondo il diritto internazionale. E qui, vorrei annunciare che la Spagna presenterà una proposta all’Assemblea Generale per la Corte Penale Internazionale (CPI) per esaminare il rispetto da parte di Israele della consegna di aiuti umanitari a Gaza”.
DALL’IRAQ
Mentre l’Iraq ospita un vertice della Lega Araba, il primo ministro Mohammed Shia al-Sudani ha detto che il paese fornirà 40 milioni di dollari per la ricostruzione di Gaza e del Libano.
L’Iraq sostiene la creazione di un “fondo arabo per sostenere gli sforzi di ricostruzione” dopo le crisi nella regione, ha detto al-Sudani al vertice.
L’Iraq contribuirà con “20 milioni di dollari alla ricostruzione di Gaza e 20 milioni di dollari per la ricostruzione del Libano”, ha detto.
“La visione [dell’Iraq] per porre fine alle crisi e ai conflitti nella regione deriva dal fatto che il popolo palestinese ottenga il pieno diritto a una vita libera e dignitosa sulla propria terra”, ha detto.
Al-Sudani ha aggiunto: “Questo genocidio ha raggiunto un livello di bruttezza senza precedenti in tutti i conflitti della storia”.
Rifiutando “lo sfollamento forzato dei palestinesi”, ha chiesto la fine “dei massacri a Gaza, degli attacchi in Cisgiordania e nei territori occupati”.
“Abbiamo chiesto, e continuiamo a chiedere, un’azione araba seria e responsabile per salvare Gaza e riattivare l’UNRWA”, ha aggiunto.